Bimba di 6 anni va a scuola con lividi e ferite, le maestre fanno scattare l’allarme: “Situazione preoccupante”

Ferite, lividi, ecchimosi, graffi sul corpo di una bambina di sei anni. Segni che non sono passati inosservati agli occhi delle maestre della scuola frequentata dalla piccola, a Terracina, che hanno fatto scattare l'allarme. "È stato il cane", avrebbero dichiarato dalla famiglia della piccola che, attualmente, si trova in una situazione di preaffido. Una giustificazione che, però, non ha convinto le maestre né la preside che hanno allertato i carabinieri e il 118. Per la piccola sono scattati ulteriori controlli: dopo essere stata accolta in due strutture della provincia pontina, fra cui il Santa Maria Goretti di Latina, i medici hanno disposto il trasferimento all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
"Si tratta di una situazione delicata – ha esordito la Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Lazio Monica Sansoni a Fanpage.it – Stiamo seguendo la vicenda della piccola con i servizi sociali di appartenenza. Ora ci troviamo nella fase del monitoraggio: dobbiamo ancora accertare cosa sia successo. Senza dubbio, però, non perderemo di vista il caso".
La Garante Sansoni sul caso della piccola con le ferite in classe: "La scuola a volte è fondamentale"
Si è presentata a scuola con delle ferite e dei graffi sul corpo. La famiglia ha spiegato che sarebbe stato il cane a causarle i segni evidenti sul corpo. Poi sono scattati gli accertamenti.
"Le maestre hanno ritenuto opportuno allertare il 118 perché le lesioni che riportava la bambina sembravano preoccupanti – ha spiegato ancora la Garante Sansoni a Fanpage.it – Credo che nell'ambito scolastico questi allarmi spia siano fondamentali per chi lavora proprio a stretto contatto con i bambini. Appresi i sospetti e la preoccupazione delle maestre la preside ha assolutamente appoggiato la loro azione e insieme hanno allertato i soccorsi: 118, ma anche i carabinieri".
Il monitoraggio della bimba
Nel frattempo continua l'operazione di monitoraggio da parte della Garante, in stretto contatto con il sindaco, il territorio, i servizi sociali e l'Ufficio Scolastico Regionale di appartenenza, nella provincia di Latina. "Come sempre in questi casi, stiamo mettendo al primo posto la tutela e la protezione della minore – ha sottolineato a Fanpage.it. la Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Lazio Monica Sansoni – Sicuramente il nostro lavoro non si esaurisce qui".